Eccoci a parlare della triade della felicità, composta da arancione, verde e viola.
Arancione: si ottiene unendo il rosso al giallo. E’ un colore solare che evoca calore e abbondanza. E’ il colore del secondo chakra, il chakra delle relazioni, il centro dell’attrazione che unisce tra loro gli esseri umani, che governa il mondo e tiene insieme la materia. E’ anche associato al divertimento e all’estasi dionisiaca: sovente Dioniso è raffigurato con vesti color arancio.
In oriente è per molti il colore della spiritualità e della rinuncia al perseguimento dei valori mondani.
Verde: si ottiene unendo il blu al giallo. E’ il colore della Natura, del semaforo verde, simbolo di libero accesso, di possibilità di muoversi. E’ collegato all’amore e all’armonia, alla guarigione profonda, che deriva dal ristabilire il patto delle origini con la Natura e con la propria natura interiore. E’ il colore del chakra del cuore, l’anahata chakra, Anahata si può tradurre con le parole “imbattuto”, illeso, non colpito… Per Sri Aurobindo il quarto chakra è il “grande trasmutatore”. Accostiamoci al verde per operare una rigenerazione profonda, per guarire e vivere in armonia.
Viola: si ottiene unendo il rosso al blu. E’ il colore del settimo chakra, il loto dai mille petali, un colore da sempre associato alla dimensione spirituale, al viaggio tra i mondi, alla fede nel mondo spirituale, all’invisibile.
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