Oggi ho pescato il Nat 20, l’Arcano della Morte, un Nat che invita a mantenere il collegamento con l’invisibile, a viaggiare tra i mondi, che sono le diverse dimensioni della consapevolezza.
Questa carta indica a volte un cambiamento in atto, una fase di trasformazione.
I Nat appartengono ad una cultura animista e quindi sciamanica; lo sciamano in tutte le tradizioni è anche uno psicopompo, cioè un accompagnatore delle anime dei morenti; per lui (o lei) non c’è soluzione di continuità tra la vita e la morte, tra il mondo diurno e quello onirico e quindi la morte non gli incute timore, essendo soltanto un diverso stato di coscienza.
Il Nat 20 invita a fluire, a non ristagnare, a seguire il flusso impermanente della vita, godersi le onde e la calma allo stesso modo. In una società come quella in cui viviamo, che rimuove la morte in nome dell’eterna giovinezza e della perenne efficienza, l’arcano della morte richiama all’interiorità, alla calma, alla luce crepuscolare, a ritmi naturali, alla lentezza e all’esplorazione delle profondità.
2 commenti