L’oro degli alchimisti non è l’oro del volgo.
Metallo estremamente duttile e praticamente indistruttibile, l’oro è da sempre associato all’abbondanza e alla prosperità, ma anche al sacro e alle regioni dello spirito. Considerato appartenere alla divinità solare, ad Apollo nella Grecia antica, a Ra nell’Egitto al suo massimo splendore, porta con sè le qualità del sole, è luce condensata e non soggetta a mutamenti.
Nel mito greco, Zeus, il sommo tra tutti gli dei, assume spesso le sembianze di una pioggia dorata per fecondare dee e donne mortali. Gli oggetti sacri delle principali religioni sono forgiati in oro, a rappresentare l’indistruttibilità della potenza divina. L’uovo gnostico, lo scudo energetico che avvolge tutti i corpi dell’essere, dal fisico al causale, è visto come luce dorata, che rappresenta l’interfaccia tra l’essere ed il non essere, tra l’esistenza ed il Divino.
In alchimia l’oro è l’obiettivo da raggiungere, il metallo da produrre a partire dal vile piombo, ma l’oro degli alchimisti non è l’oro del volgo.
Avvolgiti di luce dorata e sentiti protetto, dipingi con il colore dell’oro, indossa abiti che evochino il colore dell’oro!
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